Perchè mi considero agnostico e come sono arrivato ad esserlo.

Agnostico per logica



Introduzione

Cosa vuol dire essere agnostico?

La parola deriva dal greco antico, e si può tradurre in "senza conoscenza", in pratica ci si identifica come un agnostico quando si decide di non fornire una risposta ad un problema. Nel caso della religione chi si definisce agnostico non è credente e non è ateo, non crede nell'esistenza e neanche nella non esistenza di uno o più dei.


Raffigurazione di Nettuno, dio del mare.

Fissato il significato di agnostico, bisogna anche scrivere brevemente una spiegazione della parola dio. Wikipedia ci serve questa definizione: "Con il termine Dio si intende indicare un'entità superiore dotata di potenza straordinaria variamente denominata e significata nelle diverse culture religiose".

A me sembra che la definizione sia un po' generale, e anche se rende l'idea molti storici e filosofi hanno dato le più svariate definizioni di dio. Data la mia posizione sull'argomento mi limito a scrivere che dio può essere interpretato in molti modi, molti dei quali non sono neanche parte di una religione vera e propria.


Esperienza

Come la maggior parte degli italiani sono stato educato secondo le religione cristiana, a scuola ho fatto religione fino alle superiori, anche se molte ore di religione le passavamo a giocare a pallone per poi inventare una scusa col professore per la nostra assenza prolungata. Puntualmente si irritava e scriveva i nostri nomi nel registro, senza però descrivere l'accaduto, così che gli altri professori chiedendo dei nomi scritti ricevessero la risposta "il professore di religione si è sbagliato" e la cosa finiva là.


Ho seguito il catechismo in chiesa, ho preso la prima comunione, e mi sono saltato la cresima. Non sono mancate le persone che mi facessero presente il bisogno di prendere la cresima perchè "poi quando dovrai sposarti ti tocca farla", io che non ho mai avuto nessuna intenzione di sposarmi, e che ad oggi sono fedele a quella decisione, ho continuato la mia vita tranquillamente senza pensare più a nessun tipo di rito religioso.

Devo dire che non sono mai stato un credente fervente, le poche volte che pregavo era per estrema tristezza o per il bisogno di sentirmi ascoltato, cosa che penso succeda alla maggior parte delle persone. Insomma, mi andavo uniformando alla mia cultura, ma non essendo la mia famiglia fortemente credente(non andavamo praticamente mai in chiesa la domenica), non sono mai stato spinto a seguire la religione cristiana, e di questo sono sempre stato felice.

Tutto è cambiato verso i 15-16 anni, a seguito di un periodo molto difficile sono stato assorbito da questo libro:

I racconti del libro erano molto suggestivi, e l'idea dell'approccio alla religione attraverso lo yoga mi tentava molto, l'idea di poter trovare un filo diretto con il divino attraverso una pratica vera e propria mi ha portato a credere fortemente che quella fosse la strada che volevo intraprendere.
L'associazione creata dall'autore del libro negli USA si chiama "Self Realization Fellowship"(SRF), per chi non la conoscesse è l'ennesima religione che prodiga bene(mangiare vegetariano, rinunciare ai beni materiali, auto proclamarsi no profit) e razzola male(enormi ashram dove i lavoratori sono i membri dell'organizzazione che ricevono quattro soldi in cambio, non pagare le tasse poichè si avvalgono del fatto di essere una religione, e via dicendo).

Insomma, non so come e non so perchè, ma dopo 2-3 anni smisi di credere anche in quello, passato il momento di estrema difficoltà era come se non ne avessi più bisogno.
Piuttosto cominciai a informarmi non solo sulla SRF, ma anche su Scientology e altri culti, i quali stranamente avevano MOLTO in comune riguardo a come gestivano i soldi e gli adepti. Alla fine la mia analisi mi portò a credere che si trattava semplicemente di business votati a fare soldi e ad approfittarsi di chi ci finiva dentro.

La svolta la ebbi dopo i 20, quando capii che in effetti non esisteva nessuna religione fondata da uno o più dei, tutte le religioni erano state fondate dall'uomo, e nessuno è in grado di negare questo o dimostrare il contrario. Ho perso qualsiasi fiducia in chiunque dice di parlare per conto di qualsivoglia entità superiore, galattica, divina o invisibile. Il copione inoltre è simile in molte religioni, in genere una persona estremamente fortunata ha l'occasione di dialogare con un dio(o l'unico dio), e in seguito si affretta a spargere il messaggio ricevuto. Molto strano che sia sempre una persona sola a ricevere questo messaggio e che non sia mai successo ad un gruppo vasto, vero?

Una delle questioni più controverse che mi hanno portato nello stato attuale è quello della fede, molte volte mi è capitato di porre delle domande a cristiani o rappresentati di altre religioni, e spesso per rispondere hanno detto "è una questione di fede". Trovo la risposta estremamente vaga, e dal punto di vista logico è priva di qualsiasi significato. Attraverso la fede è possibile credere in qualsiasi cosa, e risolvere ogni dubbio o contraddizione con "bisogna solo crederci", non fa per me.

Nonostante ciò ho continuato negli anni a riflettere sulla Terra, sull'universo, e su come sia possibile che una creazione talmente vasta e complessa possa essere frutto del caso, piuttosto che di un creatore ben organizzato. Sono arrivato a conclusioni che mi lasciano abbastanza soddisfatto, ma che non rispondono al bisogno di conoscenza sull'esistenza di entità superiori o forgiatori dell'universo.

Dunque decido di essere agnostico, e non dare nulla per scontato, mi accontento di avere una mia ipotesi sulla questione senza sbilanciarmi.

Chiedo venia se qualcuno sia rimasto offeso o irritato da questo post, non è mia intenzione mancare di rispetto nè tantomeno offendere nessuno, siete liberi di credere in quel che volete come lo sono io.

Nella speranza di comprendere sempre più a fondo il mondo che mi circonda:

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