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Eccoci qui ad iniziare questa nostra nuova avventura, nata un po' per caso, dalle tante discussioni quotidiane tra me ed @emrys77, da me che gli chiedo "come ti fa sentire questa cosa?" e lui che mi risponde con un post già bello che scritto in meno di cinque minuti! Da cosa nasce cosa, si buttano giù idee e viene fuori un "proviamo a scrivere insieme?" Io titubante, lui che incalza.
E così viene fuori la nostra scrittura a quattro mani, più le due di @coccodema da dietro che ci spingono verso la direzione giusta, per noi ancora un po' ignota, mentre per lei sono ignoti i contenuti di questa storia.
Come già anticipato qui, vi racconteremo la stessa storia dal punto di vista dei due protagonisti, di pari passo, ogni venerdì incontreremo Lei, mentre ogni martedì sarà il turno per conoscere meglio Lui.
Sperando sia di vostro gradimento, vi auguriamo buona lettura da @uggya ed @emrys77 !
Sguardi - Lei
Il primo giorno del nuovo lavoro: quelle classiche sensazioni che uno si porta addosso dalla voglia di fare, alla paura di una possibile cattiva impressione, dal non conoscere nessuno, all'essere vista male perché sei la compagna del capo. Già! Le cose semplici, in fin dei conti, non mi sono mai piaciute.
Le premesse non erano delle migliori: avrei avuto tutti gli sguardi concentrati su di me, avrei dovuto dimostrare il doppio delle mie conoscenze e competenze per farmi valere e non farmi vedere solo come una "super-raccomandata".
Nulla doveva essere lasciato al caso nella mia mente. Sin dai giorni precedenti avevo scelto dei vestiti che potessero essere adatti, esaminando con cura tutto l'armadio; l'avere un bel fisico in questo caso mi aiutava, ma decisi di optare per uno stile classico per iniziare: tailleur pantalone e camicia, tacco non eccessivamente alto e trucco moderato.
Quella mattina mi svegliai presto, mi preparai con calma ed arrivai da sola all'ufficio, una scelta ponderata e discussa col "capo", almeno avrei avuto modo di fare i miei tre respiri pesanti prima di entrare, una pratica che nei momenti di difficoltà mi ha sempre aiutato nel ritrovare la giusta concentrazione.
Aprii la porta di vetro e salii le scale che portavano al piano di sopra dove erano situati gli uffici dirigenziali, mi stampai in volto un sorriso discreto ed entrai in quella nuova vita. Come prevedibile fui sotto gli occhi di tutti, pochi per fortuna, ma comunque tutti!
Salutai, mi presentai, risposero educatamente; nessuno si avvicinò, avevano il timore referenziale tipico che si rivolge a chi dovrà dirigerti e gode di una certa protezione. Lessi le loro reazioni dagli sguardi: severi, stupiti, di invidia, di apprezzamento verso il mio essere una donna giovane e bella, e poi...
E poi ci fu quell'ultimo sguardo che attirò la mia curiosità, lo notai senza soffermarmici troppo mentre mi dirigevo verso il mio ufficio, ma mi rimase ben impresso.Ne fui meravigliata interiormente: trasmetteva dolcezza e tranquillità.
Seduta a quella scrivania fu un pensiero rassicurante in quella giornata carica di tensione. Così, con quel verde stampato nella mente, lasciai scorrere un respiro di sollievo e sorrisi.
Here we are starting this new our adventure, born a bit by chance, from the many daily discussions between me and @emrys77, from me asking him "how does this make you feel?" and him replying with a post already written in less than five minutes! One thing led to another, ideas were tossed around and the result was "shall we try writing together?" I was hesitant, he pressed on.
That's how our four-handed writing came about, plus @coccodema's two ones from behind who pushed us towards the right direction, still a bit unknown to us, while the contents of this story are unknown to her.
As already anticipated here, we will tell you the same story from the point of view of the two protagonists, at the same time, every Friday we will meet She, while every Tuesday it will be the turn to know more about He.
Hoping you enjoy it, we wish you good reading from @uggya and @emrys77 !
Glances - She
The first day of a new job: those classic feelings that one carries with him, from the desire to do, to the fear of a possible bad impression, from not knowing anyone to being seen badly because you are the boss's partner. I've never liked simple things, after all.
The premises were not the best: I was going to have all eyes focused on me, I was going to have to prove my knowledge and skills twice as much in order to stand out and not just be seen as a "super-achiever".
Nothing was to be left to chance in my mind. Since the previous days I had chosen clothes that might be suitable, carefully examining the whole wardrobe; having a good physique in this case helped me, but I decided to opt for a classic style to start with: trouser suit and shirt, not too high heels and moderate make-up.
That morning I woke up early, got ready calmly and arrived alone at the office, a well thought out choice and discussed with the "boss", at least I would have the chance to take my three heavy breaths before going in, a practice that in times of difficulty has always helped me to find the right concentration.
I opened the glass door and climbed the stairs to the upper floor where the management offices were located, I put on a discreet smile and entered into my new life. As expected, I was under the gaze of everyone, fortunately few, but all the same!
I greeted them, introduced myself, they responded politely; no one approached me, they had the referential fear typical of those who have to direct you and enjoy a certain protection. I could read their reactions in their gazes: stern, astonished, envious, appreciative of my being a young and beautiful woman, and then...
And then there was that last look that attracted my curiosity, I noticed it without dwelling on it too much on the way to my office, but it stayed with me. I was inwardly amazed: it conveyed sweetness and tranquillity.
Sitting at that desk was a reassuring thought on that tense day. So, with that green printed in my mind, I let out a breath of relief and smiled.