Il secondo anno è sempre più difficile, anche per le serie tv - part 1

Una divertentissima e come sempre sagace canzone di Caparezza recitava:

Il secondo album è sempre il più difficile nella carriera di un'artista
Il testo poi continua con una serie di ironici controsensi che dominano la cultura popolare.

A giudicare da questa annata seriale però il cantautore pugliese non sembra avere torto.

In questo 2020, infatti, ed in generale negli ultimi anni erano molte le serie tv chiamate a confermarsi dopo una prima stagione ottima o in alcuni casi clamorosa.

Un concentrato delle più belle serie degli ultimi anni che nel giro di 3-4 mesi hanno sfornato la loro seconda stagione provando a bissare il successo della prima e vivere una seconda annata di conferme e nuove rivelazioni.
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C'era moltissima attesa, negli scorsi anni, per Westworld ad esempio ma anche per la pluripremiata The Handmaid's Tale e i comics di Luke Cage e Jessica Jones, passando per la delirante Legion, la glitterata G.L.O.W. e le sorprendenti Atlanta e la Casa De Papel.

Ho recensito quasi tutte queste serie in passato ed ora è tempo di bilanci al termine delle loro seconde annate.

Marvel-Netflix: croce e delizia

La seconda stagione di Jessica Jones, qui recensita, è stata una catastrofe totale. Se per l'eroina di New York la prima stagione era stata un successone lo stesso non si può dire per il suo proseguio con una serie di scelte orribili e personaggi piatti ed insulsi che hanno banalizzato e ridicolizzato il personaggio di Jessica Jones.

Alla luce di questo tonfo c'era grande paura nell'approcciarsi alla visione della season 2 di Luke Cage, l'eroe di Harlem che non aveva pienamente convinto alla prima prova.

Con grande sorpresa, invece c'è stato il sorpasso grazie ad una serie di episodi ben calibrati, ricchi di nuovi personaggi ben delineati ed un protagonista in formissima, sempre più sfaccettato e ben caratterizzato.

Una pessima notizia seguita da un'ottima notizia per la saga Marvel - Netflix che ci spingono a rimandare a settembre il giudizio definitivo.

E le chiamano Comedy

Atlanta e G.L.O.W. erano state 2 sorprese che nessuno avrebbe mai pronosticato poter essere dei veri e propri fenomeni.

In molti temevano un crollo di qualità e una pochezza di temi nelle loro seconde stagioni ed invece entrambe non solo sono riuscite a confermarsi ma hanno addirittura alzato l'asticella, introducendo nuove tematiche, nuovi personaggi ed ambientazioni e soprattutto diventando sempre più riconoscibili e distinguibili grazie ai loro stili assolutamente unici.

Con Atlanta abbiamo continuato a ridere a crepapelle ma riuscendo al tempo stesso a beneficiare di uno spaccato attento e dissacrante della comunità afroamericana negli Stati Uniti.

Con G.L.O.W. siamo andati oltre, addentrandoci in una serie tutta al femminile che è riuscita ad emanciparsi parlando in maniera originalissima di emancipazione femminile.

Follie a confronto

Di Legion ho parlato diffusamente nei mesi scorsi fino a definirlo un game changer, una serie che con la prima stagione era riuscita a ribaltare il tavolo e ridefinire il concetto di serie adattamento di fumetti.

La seconda stagione era dunque una prova del 9 fondamentale per Noah Hawley e purtroppo la prova è stata superata solo parzialmente. Non sono mancati i guizzi e lo stile peculiare della serie non è stato altro che confermato, semmai migliorato ma la trama e le varie sottotrame sono state marginalizzate troppo rendendo Legion un puro esercizio di stile che alla lunga ha sollevato qualche dubbio sulla tenuta generale della serie, che resta una serie di livello assoluto ma che non ha saputo elevarsi a capolavoro.

Per la Casa Di Carta il discorso era molto diverso, si partiva da un livello più basso e da una qualità molto più bassa per una serie senza pretese ma che aveva riscosso un grande successo partendo dalla piccola Spagna e superando i confini della penisola iberica.

Ebbene la seconda stagione è rimasta in linea con la prima, confermandosi un piacevolissima prodotto di intrattinemento ma senza regalare ulteriori motivi per renderla ancora più forte.

Capolavori assoluti
Westworld e The Handmaid's Tale, in modi e per motivi diversi, avevano richiamato intorno a se commenti entusiasti di pubblico e critica ergendo si dan subito le 2 serie a cult assoluti nel panorama seriale.

Quando parti da un gradino cosi alto è difficile fare meglio sin da subito ma se vuoi ambire ad una ideale immortalità seriale devi provare a migliorare sempre più mantenendo la tua identità e consolidando la tua mitologia.

Entrambe ci sono riuscite ma se per Westworld possiamo parlare di ottima conferma con qualche punto di attenzione che ha potuto far storcere il naso in alcune sequenze per The Handmaid's Tale possiamo parlare di assoluto trionfo in quanto la seconda stagione è stata, se possibile, migliore della prima.

Elisabeth Moss ci ha messo del suo, con la migliore performance attoriale dell'anno ma è tutta la serie che ha saputo offrire qualcosa in più, parlandoci di femminsimo, libertà, dittatura, letteratura, crudeltà e umanità in maniera impeccabile regalandoci singoli episodi entrati già di diritto nella storia della televisione.

La seconda stagione di una serie è sempre la più difficile insomma, tra sussulti, conferme e delusioni il detto viene confermato, aspettando ovviamente la terza stagione.

2020

Il 2020 è stato l'anno di THe Boys e The Umbrella Academy principalmente.
Entrambe hanno fatto discutere, ma entrambe hanno superato a pienissimi voti l'esame!
Bravi i nostri supereroi!

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