Arturo Battaglia: scrittore/investigatore 3 La sagra della castagna

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Infatti, mentre portavo fuori il signor Alfio, urlava:
-La mia casa, salvate la mia casa!
In quel momento giunse anche l’ispettore con i pompieri, si chiamava Riccardo Marroni, un tipo abbronzato, di chi ama esporsi al sole di continuo, tutto muscoli; sembrava furbo ed arrogante ed ordinò al suo agente, Enrico Giasoni, di raccogliere le risposte alle sue domande.
Così l’ispettore principiò ad interrogare il povero Alfio, rassicurandosi prima che stesse bene, e poi gli chiese:
-Sa cosa e come è successo? (Di sicuro la domanda aveva un non so che di intelligente…j
-No sceriffo! rispose Alfio
-Il solito cortocircuito, immagino!-E continuando aggiunse:-Quando imparerete a stare più…
-Un momento sceriffo, intervenni, quasi infastidito, -io credo che sia stato un incendio doloso!
Con tono minaccioso lo sceriffo mi rispose:-e tu chi sei saputello?
-Siete gentili da queste parti, replicai.
Non feci in tempo a terminare il mio pensiero…e forse è stato meglio così che intervenne la signora Abbotti in mia difesa e gli disse, un poco a muso duro:
-Lui è il famoso Arturo Battaglia, non lo avete mai sentito nominare!?
-Certo, rispose lo sceriffo balbettando, e forse anche un poco intimorito, non c’è niente che intimorisce di più di una vecchietta arzilla ed arrabbiata”, -ma ho ben altro a cui pensare, passando ad un’aria tra l’infastidito e il saccente.
La signora Abbotti, sussurrandomi ad un orecchio aggiunse , -allora! vi decidete ad indagare?
Mi dispiace risposi ma non ne ho alcuna intenzione!
Mentre tornavo a casa pensai di essere una calamita per i guai! Fu proprio In quel momento, mentre ero sovrappensiero, che incontrai il signor Isidoro Tommasi (ricordate, il benzinaio?) che mi invitò a fare due passi con lui alla sagra della castagna.

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Accettai l’invito.
Non ero arrivato nemmeno da poche ore, che già era successo di tutto, sembrava sempre più lontano il mio momento di relax e concentrazione.
Pensai che forse fare due passi e distrarmi un poco non avrebbe fatto che bene, alla mia sanità mentale ed al mio lavoro…Dopotutto è per questo che sono venuto…
Mentre ci incamminavamo vidi davanti a me uno striscione su cui era scritto “Sagra della castagna” e Isidoro dopo poco aggiunse:-Ecco siamo già arrivati!
La vista dello striscione si coniugò perfettamente con il profumo delle castagne, arrostite, bollite, fritte, le facevano in tutti i modi. Quasi mi stordì quel profumo e mi si aprì una voragine nello stomaco e mi ricordai che non avevo avuto ancora tempo per mettere qualcosa sotto i denti e il mio stomaco stava facendo di tutto affinché mi ricordassi di lui.
Non appena entrammo, io e il signor Isidoro, ci avvicinammo ad una bancarella e comprammo immediatamente un sacchetto di castagne ; le gustai come se fosse stato l’ultimo pasto della mia vita: buonissime soffici morbide profumate beh! si vedeva che avevo proprio fame e se non avessi fatto in tempo sicuramente da lì a poco sarei svenuto.
Mentre il mio stomaco trasaliva sentii una voce che strideva:
-Qui si gozzoviglia, eh! State perdendo tempo, le cose precipitano!
Eh sì, avete capito benissimo, era lei, la signora Abbotti, Amalia.
Compresi nel medesimo istante che avrei condiviso ancora molto con lei…

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Ecency