CRONACHE DI CIVITOPIA: scene di vita cittadina cap. XXXVII

Mistero
Tre pasti al giorno, veri e propri manicaretti che l'operosa Annetta si studiava in continuazione, da un pezzo non mancavano mai a Sigismondo Rizieri. Che spesso generosamente condivideva con Tancredi e quest'ultimo con la sua ex vicina di casa, il suo grande amore segreto, Mirta Margherita. A volte, a portare i pasti alla cabina di Piazza dell'Oro di Sigismondo, quando Annetta era impossibilitata a uscire di casa, arrivava Rosa, la figlia oramai quattordicenne di Giacinta, che spesso si trovava a casa Malinverni per giocare con la cuginetta Azzurra. Superato, sia pure non del tutto, l'iniziale imbarazzo, Sigismondo era ben presto divenuto avvezzo alle premure (e ai manicaretti) di Annetta. Per cui gli parve strano, davvero strano, che di punto in bianco fossero proprio i Malinverni a sparire. Da alcune settimane non si erano più fatti vivi. Neppure la premurosa Annetta, il che rendeva il fatto ancora più inconsueto. E neppure Rosa si faceva vedere. Sigismondo non sapeva più che´pensare. Ovviamente sapeva benissimo dove i Malinverni abitavano, ma non osava muovere un passo in quella direzione. Oramai era un abitante delle cabine telefoniche, un civitese di serie B, forse meglio ancora di serie C. Per non parlare del fatto che bussando alla loro porta, avrebbe potuto venire ad aprirgli Luigi Alberti. Dunque, oltre a lambiccarsi il cervello e condividere le sue ansie con Tancredi e magari pure Mirta, altro non gli riusciva di fare.
Finché un pomeriggio non si vide arrivare al suo abitacolo un'intera processione. Normalmente, i fratelli Malinverni (e i loro più stretti congiunti) non solevano arrivare tutti assieme a trovarlo. Arrivava soltanto Annetta, da sola o con la nipotina, oppure Mattia, da solo o con la nipotina. A volte con loro veniva anche la sua amata Marilia. Altre volte venivano Aurelio e Gigì, in coppia oppure altre volte ancora con Giacinta o Rosa. Ma stavolta c'erano Annetta, Marilia e Mattia, tutti e tre fratelli assieme. Mancava soltanto Aurelio, chissà perchè. Portavano con loro la piccola Azzurra, che oramai aveva compiuto quattro anni, nel suo passeggino. Mattia, Annetta e Marilia venivano accompagnati da una ragazza che Rizieri non aveva mai visto prima. Quest'ultima gli ricordava fortemente la sua amata in versione più giovane. Una graziosa e snella figuretta dai capelli mossi a caschetto, che a seconda dell'angolazione in cui si guardavano apparivano ora neri come quelli di Marilia, ora castani. Non era alta, ma neppure eccessivamente piccolina. Difatti era della stessa statura di Marilia. Si, sembrava quasi davvero una versione più giovane della donna da lui amata da una vita, anche se quest'ultima oramai, a quarant'anni, portava i capelli corti in un taglio sbarazzino e aveva già qualche capello bianco qua e là. Dato che non c'era modo di sfuggire a alla visita per nascondere alla graziosa sconosciuta il suo stato, aveva cercato di sistemarsi al meglio nel suo misero abbigliamento, si era pettinato velocemente e si era risolto a ricevere il gruppetto con l'aria più gioviale possibile. Ma più si avvicinavano, più scorgeva nei loro volti un'espressione grave. La ragazza che somigliava a Marilia reggeva tra le mani una tavoletta e una penna.

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Ps.: immagine Pixababy 100% free (https://pixabay.com/es/vectors/plano-dise%c3%b1o-s%c3%admbolo-icono-www-2126884/)

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