Già se ne sente parlare, ma da qui a pochi mesi saranno sulla bocca di tutti.
Sono la grande speranza per la lotta al Covid-19.
Gli anticorpi monoclonali!
Il nome parla chiaro sono anticorpi e a cosa servono bene o male lo sappiamo tutti, ma cos'hanno di così speciale, e soprattutto sono sicuri?
Per rispondere a queste domande dobbiamo cominciare dall'inizio, ovvero da come vengono prodotti.
Tutto ha inizio da un topo o coniglio, ma più che altro topo geneticamente modificato, in modo che possa generare anticorpi umani…
lo si infetta con l’antigene di cui si vuole ottenere gli anticorpi; nel nostro caso l’antigene del sars-cov-2, il coronavirus che ci sta facendo il culo da un anno ormai.
Il topo produce cellule-b che contengono anticorpi contro il sars-cov-2.
Gli anticorpi di queste cellule sono tutti diversi tra loro, ognuno si lega a differenti parti dell’antigene (epitopi), sono quindi chiamati anticorpi policlonali.
Dalla milza del topo immunizzato vengono estratte le cellule b che contengono gli anticorpi
Il problema di queste cellule-b è che non vivono tanto, il che rende impossibile coltivarle in vitro per averne una quantità sufficiente da poter utilizzare.
Così gli scienziati hanno cominciato a pensare come fare per farle vivere di più e pensa che ti ripensa uno veramente sveglio ha trovato la soluzione...
A quel punto una persona di media intelligenza avrebbe detto…
Ma loro sono scienziati mooolto più intelligenti delle persone normali e la reazione fu...
(César Milstein, e Georges Köhler sono i ricercatori che hanno sviluppato questa tecnica e hanno vinto il Premio Nobel per la medicina nel 1984)
Quindi le cellule b prese dal topo contenenti gli anticorpi che sono buone ma cagionevoli, vengono fuse con cellule di mieloma ovvero sempre cellule b ma di tipo tumorale che invece sono cattive e immortali.
(Le parole cattive e immortali non dovrebbero mai stare insieme ma le cose stanno così.)
Si ottiene cosi quello che viene chiamato ibridoma, che ha gli anticorpi delle cellule b e l’immortalità delle cellule tumorali quindi facilmente coltivabile...
Dalla coltura vengono infine selezionate e clonate le cellule con gli anticorpi più efficaci che essendo cloni della stessa cellula sono tutti identici da qui il termine monoclonali
Ovviamente ad essere selezionati sono gli anticorpi più potenti ed è per questo motivo che la terapia a base di monoclonali risulta particolarmente efficace nella lotta alle infezioni virali o batteriche che siano.
Sembra tutto molto bello e rassicurante ma purtoppo io ho basato la mia formazione sui film di Star Wars e non posso fare a meno di pensare ad Episodio III quando l’esercito dei cloni che inizialmente combatteva per la Repubblica, a seguito dell’Ordine 66 impartito dal Cancelliere Palpatine, ha fatto fuori tutti i Jedi e si è schierato con l’Impero…
Siamo sicuri che non ci sia una specie di Ordine 66 codificato segretamente nella proteina degli anticorpi monoclonali e sfuggito ai ricercatori che ad un certo punto si attiva e fa più danni che altro…?
Sono certo che la sperimentazione ha reso questa tecnica sicura, ma sono altrettanto certo che se in futuro dovesse diventare uno standard alla lotta al Covid-19 molte perplessità sorgeranno circa l'utilizzo di questa terapia.
Ed ora qualche fonte, così tanto per sembrare professionale:
https://www.infomedics.it/servizi/biotecnologie/come-agisce.html
https://it.wikipedia.org/wiki/Anticorpo_monoclonale
https://it.wikipedia.org/wiki/C%C3%A9sar_Milstein
https://it.wikipedia.org/wiki/Georges_K%C3%B6hler