Vita da bar - 10° puntata


Immagine CC0 creative commons

Insomma, cosa c'entrano queste due donne con il discorso inerenti al bar e al gioco più in generale??

Semplice, erano le titolari di un bar, mio fratello iniziò a farmi una pugnetta incredibile sul fatto di andare a trovarle nel loro bar, io non ero contrario alla sua richiesta, il problema erano le sue aspettative, in quanto lui era a posto da tempo, non cercava nulla essendo, almeno in quel periodo, teoricamente soddisfatto del suo matrimonio, mentre io ero single, sapeva che tenevo a trovarmi una ragazza, ma nella mia testa volevo capire quello che pensava potessi ottenere dalla eventuale frequentazione di quel bar...

La mamma non mi avrebbe cagato di certo, di sicuro per una storia, in quanto era proprio la mamma di una mia coetanea, mentre la figlia, a pelle, aveva certi grilli per la testa che non riuscivo ancora bene a decifrare, era sotto alcuni punti di vista molto strana, ma, a suo tempo, avrei capito tutto quanto...

La pugnetta casalinga alla fine vinse la sua personale battaglia, convincendomi ad andarle a trovare al loro bar, fu una decisione azzeccata, con tante sfaccettature che analizzeremo nelle prossime puntate ma la scelta fu indovinata, per cui un pomeriggio di inizio estate, se non ricordo male un sabato, varcammo la soglia di quel fatidico locale...

Erano presenti entrambi, le due titolari, come distinsero nitidamente le nostre sagome (madre e figlia non vedevano nulla da distanza, o poco, mentre da vicino vedevano benissimo...), si affrettarono a venirci a salutare calorosamente ed espansivamente, ci offrirono da bere, parlammo un po' del più e del meno, come primo contato era più che sufficiente, ma già dalla settimana entrante la madre si premurò di facilitare il nostro inserimento nella piccola comunità di clienti di quel bar...

Mano a mano che le settimane passavano, aumentavano le tipologie di giochi che facevo in quel bar, partii sempre dalla Scala 40, ma anche Briscola e Tresette, con il canonico 3-31 (tre partite a Briscola e 31 punti a Tresette), e crescevano pure le confidenze e le voci che giravano sul conto delle due bariste...

Avrei fatto carte false per trombarmi la madre, molto più di classe, molto più fina, molto più in grado di farti rizzare l'uccello anche solamente a parole, mentre la figlia era grezza come la carta vetrata, si capiva lontano un kilometro che le piaceva il cazzo da matti, la diceva apertamente che non le bastava mai, per quel motivo non si era mai fidanzata, ma il modo per movimentare le sue serate lo conosceva eccome, in quanto, sempre da voci abbastanza confermate, iniziava a divertirsi in compagnia di 3 uomini contemporaneamente, in pratica era una ninfomane di quelle cattive...

Ben presto terminò anche la rottura di cazzo di mio fratello, al riguardo di provarci con la barista, perché aveva capito la sua natura, era troppo irruenta, troppo diretta per me, era in grado di metterti in difficoltà a parole in un lampo, bastava che la si beccasse in un giorno storto, ed era davvero cazzi amari...

Ma torniamo al discorso del gioco, sul discorso delle due bariste aprirò ciclicamente delle finestre, con degli aggiornamenti significativi a tal riguardo, per segnalare un fatto che mi piaceva tantissimo, rappresentato dalla circostanza che in quel locale si organizzavano, soprattutto durante il periodo natalizio, dei tornei di Briscola a eliminazione diretta, competizioni che da sempre gradivo tantissimo, di solito giocavo in coppia con mio fratello, ed effettivamente partecipammo ad alcuni tornei insieme, centrando come massimo traguardo un 3° posto, fu una delle cose che più mi rammaricarono, a livello di competizioni ludiche, il fatto di non aver vinto mai un torneo con lui, al contrario, proprio in quel bar, con mio padre vinsi addirittura 4 tornei su 6 partecipazioni con lui, ma il ricordo più bello, più suggestivo, relativo a quella tipologia di tornei, fu quando mi ritrovai senza compagno, in quanto né mio padre né mio fratello erano disponibili quella determinata sera, per cui mi dovetti adattare a un signore, molto distinto e gradevole nei modi, che fece coppia con me...

Continua...

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Ecency