Una situazione davvero paradossale... - 3° parte


Immagine CC0 creative commons

La situazione era molto strana, perché il personaggio più incomprensibile era quell'uomo di origine asiatica, precisamente era originario del Kazakistan, questo ero riuscito a dirlo, ma siccome aveva veramente un vocabolario della lingua italiana estremamente ridotto, lui effettuò una chiamata alla moglie, dopo di ché porse il cellulare al poliziotto...

Con la consorte il discorso cambiò notevolmente, finalmente capimmo perché questo signore continuava a dire ladro, io no soldi...

Perché che in quel paese lontano, e come distante dai nostri costumi, chi acciuffa un ladro e lo consegna agli organi di polizia venga ricompensato, lui era, nella sua testa contorta, come una sorta di benefattore, perché aveva, sempre nella sua testa, preso un ladro con le mani nel sacco e lo aveva consegnato alla Polizia, ma non voleva la ricompensa, sempre nella sua testa, a lui spettante...

Dopo qualche minuto di conversazione, il poliziotto si incendiò definitivamente, e diede una sonora lavata di capo alla moglie...

"Mi stia bene a sentire, signora cara, qui siamo in Italia, lo spieghi bene a suo marito, se nel suo paese siete abituati così, che andate in giro a rompere i coglioni alla gente, qua in Italia andiamo diversamente, non si prendono le persone per un braccio e le si tiene in ostaggio se non si è sicuri di quello che si fa, suo marito ha fatto una cazzata enorme, perché questo ragazzo non è un ladro, è un incaricato di un'azienda che fornisce servizi, deve ritenersi fortunato se non si becca una bella denuncia, mi ha capito bene?? Glielo dica a suo marito, che se la smetta di andare in giro a combinare casini, mi sono spiegato?!?!"

Chiusa la comunicazione, il poliziotto si lasciò andare a un curioso siparietto...

"Cazzo che culo che abbiamo avuto, questo qua scambia uno per un ladro, gli gira un braccio dietro alla schiena, ma non vuole i soldi, siamo proprio rottinculo!!"

Il ragazzo finalmente fornì la propria versione dei fatti, lui lavorava da poco per quell'azienda, aveva un cliente nel pacchetto dei clienti che gli avevano affidato che abitava sopra al mio negozio ed era venuto in quel pomeriggio per conoscerlo, il signore kazako scendeva le scale proprio in quel momento, il ragazzo chiese a quel signore quale fosse il suo fornitore del gas, e lui pensò istintivamente che fosse un ladro che cercava di entrare nel palazzone...

Arrivarono anche altri 3 colleghi di quel ragazzo, che logicamente confermarono ulteriormente la sua identità, i poliziotti si congedarono, e tutto si risolse in una bolla di sapone, nel senso che il ragazzo non sporse denuncia per l'aggressione subita...

Io non avevo mai visto prima di quel giorno quel signore kazako, devo dire che dopo quell'incontro così rocambolesco lo vidi tantissime altre volte, iniziammo pure a salutarci con un cenno, quando i nostri sguardi si incrociavano, conobbi pure la moglie, che mi disse che, a dispetto di un'altezza e di un fisico non proprio esuberanti, era una persona che sapeva usare molto bene le mani, essendo un esperto di arti marziali, diverse volte nel loro stato aveva effettivamente collaborato con la polizia del loro paese, morale della favola??

Vatti a fidare delle apparenze...

Fine

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Ecency