Rimango molto perplesso - 1° puntata

Sto cercando il filo logico per fare viaggiare il mio discorso nella maniera migliore possibile, probabilmente in quello che vi dirò non ci sarà un capo e una coda, oppure sì, dipende, da quello che vorrete trovare voi, da quello che riuscirò a trasmettervi, da diversi fattori, ma tentiamo di fare un sentiero, di tracciare una linea guida...

E' qualche giorno che avevo intenzione di scrivere un qualcosa a tal proposito, il Focus giornaliero di Splinterlands, che mi termina alle 19, ha dato il la a questa pubblicazione, che difficilmente si esaurirà in una sola puntata, anche se è difficile ipotizzare tante puntate, come quelle che sto narrando contraddistinte dal titolo Io e la velocità, ma andiamo al sodo...

Tragedia nelle Marche, piogge torrenziali fanno ingrossare fiumi e torrenti vari e succede l'ennesimo disastro, morti, distruzione, allagamenti, inondazioni di acqua e di fango, che tutto travolge e tutto annienta, racconti di vite spezzate, così, in un attimo, quando la forza travolgente e impetuosa dell'acqua spazza via tutto quanto, vite comprese...

Seguo fino a un certo punto le notizie in TV o sugli organi di diffusione, sono stanco, di tutta una serie di fatti e accadimenti che hanno l'unico scopo di farci entrare in un'ottica del dolore, della pena, della sofferenza, dell'incertezza e della precarietà, hanno iniziato un paio di anni fa, precisamente 2 anni e mezzo, con il covid (e ancora non hanno finito questo canale), poi è arrivata la guerra, di quelle che portano a delle conseguenze inimmaginabili, poi la crisi finanziaria, poi ancora la crisi energetica, con tutta una serie di trasmissioni, approfondimenti, puntualizzazioni, pressioni su un autunno che si preannuncia come durissimo e difficile da superare, e giù aumenti, e giù provvedimenti, chi si fa bello a livello elettorale con una cosa, chi con un'altra, ma la sostanza dei fatti è che chi ci andrà di mezzo sarà sempre e comunque il privato cittadino, con le mille difficoltà che già deve quotidianamente superare, adesso c'è di nuovo la paura della natura, le piogge sono arrivate, e dalla siccità si è passati, con un colpo di bacchetta magica, agli straripamenti dei fiumi e dei corsi d'acqua in genere...

Il fiume Misa è esondato nel 2014, 8 anni fa, io sono un semplicissimo uomo della strada, ma la prima domanda che mi passa per la testa è una sola...

"Ma in questi 8 anni, che cazzo hanno fatto, per cercare di evitare che questo fenomeno tristissimo si ripetesse? E' intervenuto qualcuno, si sono allargati gli argini di questo fiume, sono stati fatte delle migliorie, affinché la situazione non potesse ripresentarsi nella sua drammaticità??"

Continua...

Foto di mia proprietà, scattate con il mio smartphone...

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