Occorre imparare le lezioni, quando accadono... 4° puntata

Partenza per il viaggio di ritorno, tutto sembrava procedere per il verso giusto, ma già dopo un paio di km le mani hanno iniziato ad accusare pesantemente l'aria fredda della notte e della campagna, ancora non erano congelate ma sentivo che la situazione andava progressivamente peggiorando, tempo qualche altro km e le cose avrebbero preso una piega ancora più pesante, ma dovevo fare in fretta, per cui cercai di superare mentalmente quel problema e tirai avanti...

Previsioni abbondantemente rispettate, le mani erano diventate dei mezzi ghiaccioli di carne, nei tratti che me lo consentivano, mettevo la sinistra dentro a una tasca del giaccone e, nel caso ci fosse un semaforo o una fermata imprevista, pure la destra, anche se quest'ultima era quella che indiscutibilmente soffriva di più, a causa del fatto che doveva azionare il comando del gas dello scooter...

Circa a metà del tragitto di ritorno, la strada che stavamo percorrendo si intersecava con una via di largo traffico, ragion per cui riuscii a infilare dentro al giaccone entrambi le mani, per qualche decina di secondi, poi successe l'ennesima botta di sfiga, senza rendermene conto, quando chiusi le zip delle tasche del giubbotto, quella di destra si ruppe, avvertivo una strana sensazione, ma non era decifrabile, finché non si verificò il gran colpo di fottutissima sfiga nera...

Per cause che ancora non mi so spiegare completamente, in quanto la dinamica che portò a quel risultato finale mi è tutt'ora sconosciuta, avvertii un tonfo sordo, la mia fortuna fu che procedevo a bassa velocità, a causa di una serie di circostanze, tra le quali il tratto di strada completamente al buio (senza nessun tipo di illuminazione pubblica), la carreggiata molto ridotta, e il freddo che mi stava tagliando le mani, sommando il tutto non stavo superando i 50 km/h, vidi un'ombra rimbalzare sulla pedana dello scooter stesso, in fase di atterraggio la cosa inanimata si attivò, rivelando la sua natura...

Lo smartphone!!! Cazzo, era il mio smartphone che si era sfilato dalla mia tasca del giubbotto in seguito alla rottura della zip, e miracolosamente si era fermato sulla pedana dello scooter, istintivamente attivai una serie di manovre, compatibilmente con le difficoltà che avevo, tra cui quello che salvò letteralmente il culo al mio smartphone fu quella di mettere il mio piedone sul medesimo, non più di un paio di secondi e il peggio sarebbe accaduto, sarebbe caduto chissà dove, con il rischio pure di finire sotto alle ruote della nostra vettura, che mi seguiva a trattissimo giro di distanza, condotta dalla mia compagna...

Continua...

Foto di mia proprietà, scattata con l'ausilio del mio smartphone...

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Ecency