L'inferno mi attende ma sono così, prendere o lasciare - 4° parte


Immagine CC0 creative commons

Come ho accennato alla fine della puntata precedente, persi di vista questo fenomeno da baraccone, sapevo più o meno la zona che bazzicava, sapevo, a un certo punto (alcuni anni fa), che stava male, e questo era logico e giusto, perché non si era mai voluto bene in vita sua, tra fumo e alcol in grandi quantità, caracollava avanti e indietro per una via, non nascondo il fatto che la voglia di lasciarlo in mezzo alla strada ogni tanto mi prendeva, ma ho sempre lasciato perdere, perché era proprio uno sporcarsi la mano, in quanto la merda è sempre merda...

Un giorno incrocio un mio conoscente, parliamo un po' del più e del meno, non faccio caso a dove questo signore possiede un esercizio, ma i nostri discorsi procedono fino al momento in cui salta fuori il nome del soggetto, che si rese protagonista di una battuta che definire di pessimo gusto è persino riduttivo...

Questo signore era sposato, sua moglie aveva dei seri problemi di salute, leggasi tumore, c'erano in ballo delle operazioni, dei ricoveri, delle problematiche varie, questi fatti erano risaputi, in quanto se ne parlava in relativa tranquillità in quel locale di loro proprietà, se di tranquillità, visto lo spinoso argomento, si possa parlare, il famoso bamboccio si trovava a transitare in quel momento in quel locale, le condizioni della moglie di questo signore erano preoccupanti, la testa di cazzo se ne escì, più o meno, con questa battuta, diretta al mio amico...

"Ohhh, guarda, che se dovessi aver bisogno, puoi fare il mio nome, al mio parente, ti tratterà sicuramente bene nel prezzo..."

Il parente di quel pezzo di merda era titolare di un'agenzia di pompe funebri, mi auguro caldamente e vivamente che il mio amico non debba ancora essere ricorso ai servigi di alcuna agenzia, ma di certo il suo parente l'ha trattato bene, a quell'imbecille del suo consaguineo, quando il diavolo se l'è, finalmente, portato via...

Fine

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Ecency