Fuoriposto - 45° puntata


Immagine CC0 creative commons

Archiviata la pratica dei temi di Italiano, non mancavano altri spunti di prese per il culo o situazioni in cui mi venivo a trovare a malpartito, a volte erano quasi più i professori che creavano grane, come nel caso della professoressa di Ragioneria e Tecnica Bancaria...

Era un soggetto molto particolare, alta un metro, un cazzo e un barattolo, dove il cazzo era rigorosamente moscio, perché se fosse stato in erezione, la sommatoria dei 3 elementi (metro, cazzo e barattolo) era superiore alla sua altezza, cazzate a parte, sarà stata intorno al metro e quarantacinque, giù di lì, era solita spiegare andando avanti e indietro in due-tre metri lineari dell'aula, nel vertice più basso c'era il mio banco...

Un bel giorno, si fa per dire, arrivò a parlare del fatto che noi avevamo un'età in cui dovevamo curarci, dovevamo prestare attenzione anche al nostro aspetto fisico, perché eravamo giovani, e i giovani devono tenere a quelle cose, e andò a finire sul discorso dei capelli, già iniziavo a sentire le nuvole della rottura di cazzo arrivare, già avevo mangiato la foglia, perché?!?!

Semplice, ho sempre avuto problemi di diradamento dei capelli, culminati qualche anno fa nel fatto che mi raso costantemente a zero, non me ne fotte un cazzo, un problema in meno, faccio barba e capelli insieme con il rasoio in perfetta autonomia, a 17 anni ci tenevo un po' di più, anche se non me ne facevo certo una malattia, mi era presa la mania di farmi la riga nel mezzo della testa, semplicemente orrenda, visto e considerato che si vedeva benissimo che avevo pochi capelli, era meglio continuare a tenerli da una parte, facendo un involontario riporto, anche se la presenza dei capelli era più o meno costante su tutta la testa, nel mezzo erano più radi e sottili, per cui se facevo la riga, mettevo ancor più in evidenza il fatto che ne avevo davvero pochi...

La professoressa di Ragioneria continuava a parlare di capelli, a un certo punto voleva fare il nome di uno di noi, che a dir suo (cazzo che aquila che era!!) aveva già problemi di caduta di capelli, ma non le veniva in mente chi fosse, pensa che ti ripensa, erano almeno un paio di minuti che era inchiodato lì, a rimuginare su quel nome, non ci vidi più dalla rottura di palle e le dissi, semplicemente, che probabilmente si stava riferendo a me...

"Certo!! Sei proprio tu, sì, vedi, lì nel mezzo c'è la prova che hai pochissimi capelli, devi fare assolutamente qualcosa, prima di diventare calvo prematuramente, vai a farti vedere da qualcuno, da qualcuno di bravo, perché una bella chioma è un fatto distintivo per voi giovani".

Le spiegai che avevo avuto una malattia, che era presente nel mio organismo, che portava a cadute periodiche di capelli, ma lei ormai era tutta infervorita, doveva finire la sua ramanzina a tutti i costi, e si allungò all'inverosimile su questo discorso, creandomi non poco imbarazzo, fortunatamente la classe fu comprensiva, e a parte qualche rarissimo caso, nessuno riprese il discorso più di tanto, ci aveva già pensato lei a farmi fare come lo struzzo, a mettere la testa sotto terra...

Continua...

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