All'inferno e ritorno - 18° puntata


Immagine CC0 creative commons

Fu veramente brava a mettermi a mio agio, con consumata maestria controllò il grado della depilazione che avevo fatto a casa, indugiò un attimo nella zona posteriore, quella sotto ai testicoli, poi, con una tecnica tutta sua, fece assorbire una discreta quantità di pomata anestetica, anche se nella sala di attesa, quella prima della sala operatoria, ne avrebbero messa un altro po', poi mi fece una domanda, classica, legittima, come mai fossi andato lì a fare la circoncisione...

"Molto semplice, la 1° volta, 20 anni fa, non fui assolutamente soddisfatto del trattamento ricevuto nell'ospedale della mia città...", e le raccontai le questioni che vennero fuori, per sommi capi, non avevamo tutta la mattina a disposizione, anche se aveva ritagliato dello spazio appositamente per la mia preparazione all'intervento...

"Ma avevi trombato la moglie del chirurgo, avevi spaccato la faccia a qualche infermiere, quali colpe avevi, per riservarti un trattamenteo del genere? Almeno le punture alla base dell'uccello te le dovevano e potevano fare, che discorso è che dovevi essere tu a richiederle, ma come sono messi?"

"Non lo so, come sono messi, di sicuro io, come posso, gli tiro addosso tanta di quella merda che non ti dico, a palate..."

Dopo aver finito di massaggiare la zona interessata, per favorire ancora di più l'assorbimento, mi disse che ero pronto, per ritornare in camera, un'altra mezz'ora e mi sarebbero venuti a prendere, nel frattempo, se volevo, potevo vestirmi in quella stanza, cioè spogliarmi e mettere il camice, il lettino c'era già, mi avrebbe spinto volentieri senza problemi...

"Certo che mi spoglio qui, un invito da una bella signora come te non si può di certo rifiutare..."

Sorrise di gusto, anche alla mia battuta che, se voleva, poteva spogliarsi anche lei, tanto ero fuori uso, a causa della pomata anestetica e del castrone da rimuovere, ma lei resse egregiamente il gioco, ribattendo...

"Forse è meglio che mi spoglio dopo l'intervento, per controllare che tutto vada bene!!"

Sull'onda di quella risata lasciammo quella stanza, ascensore e qualche decina di metri e fui nuovamente nella mia stanza, attendendo con impazienza il mio momento, ormai volevo unicamente togliermi il dente, non vedevo l'ora che mi fosse rimosso quel madeletto anello, che stringeva da bestia il soggetto in questione, anche in questo caso, più o meno, il tempo previsto di attesa venne mantenuto, all'orario ipotizzato arrivò un infermiere a prelevarmi, per portarmi nella stanza immediatamente attigua alla sala operatoria, dove, purtroppo, mi inserirono il catetere venoso, e, preventivamente, mi fecero 3 punture alla base dell'uccello, fecero abbastanza male, ma mi garantirono che avrei sentito poco o nulla dell'intervento in quella maniera...

Continua...

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Ecency