Opinioni - n.8 - Coronavirus, l'ennesima occasione di strumentalizzazione.

Non sono leghista, né meloniano, né tanto meno fascista, come su Facebook viene catalogato chiunque la pensi diversamente. Sono più che consapevole del rischio che questa epidemia comporta e lo ero da prima del Governo italiano, quando i suoi esponenti andavano in giro a dire che era tutto sotto controllo, non c'era nulla di cui preoccuparsi e molti simpatizzanti organizzavano aperitivi sui Navigli e lanciavano la campagna "abbraccia un cinese".

Ritengo vergognoso che questa epidemia sia diventata, tanto per cambiare, motivo di scontro politico, fonte di propagazione di menzogne a puro scopo opportunistico da un lato e dall'altro, infischiandosene della realtà e dei fatti, coinvolgendo in questo molti scienziati, le cui responsabilità ritengo in questo ancor più gravi.

Il contenimento, la quarantena è un provvedimento assolutamente senza senso scientifico. Lo avrebbe avuto in una primissima fase, oramai non ne ha più nessuno. Non prendere atto di questo è semplicemente rendersi complici delle campagne mistificatorie e propagandistiche.

Il grafico nella foto seguente mette a confronto la situazione in Svezia e quella a New York.

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La prima non ha messo in atto nessuna forma di contenimento e viene sempre presa di mira dalla propaganda in Italia mentre la seconda ha messo in atto una delle forme più serrate di quarantena nel mondo. E' vero che la concentrazione di abitanti è molto diversa, ma la differenza è abissale e comunque se si sta chiusi in casa, la densità abitativa non fa più molta differenza.

Altro dato, che però sembra nessuno voglia mai prendere in considerazione, tanto meno la stampa propagandistica soprattutto in Italia: in Brasile, altro paese preso di mira per la mancata adozione di quarantena, ci sono 99 contagiati per 10mila abitanti. In Perù, che ha fatto partire la quarantena quando ancora non risultava nessun contagiato nel paese, ce ne sono 109. In Cile, che pure ha messo in esecuzione una stretta quarantena, ce ne sono quasi il doppio: 182.

Negare queste realtà, continuare a ripetere solo numeri di parte, selezionati per promuovere una propaganda è altrettanto criminale che negare la gravità della malattia, è antiscientifico e non fa altro che alimentare ed aggravare il senso di sfiducia nelle istituzioni.

Sarebbe davvero ora di smetterla di armarsi l'uno contro l'altro ed affrontare la malattia per quello che è veramente adottando trasparenza assoluta nella diffusione delle informazioni e nell'adozione dei provvedimenti.

E' una malattia che oramai è diffusa in tutto il mondo ed è sciocco pensare che chiudersi dentro casa possa servire. Potrebbe utopisticamente essere utile solo se si potesse farlo per sempre. Cosa evidentemente assurda. A me riporta alla memoria la stupidità di coloro che pensavano di affrontare una guerra nucleare costruendosi un rifugio anti-atomico in giardino ed attrezzandolo con il cibo per tre mesi.

Ora per affrontare questa epidemia serve potenziare il sistema sanitario, la ricerca scientifica, il monitoraggio. Stop. Eppure sembrano essere le uniche cose che non si fanno. Certo non sarebbe sbagliato evitare assembramenti inutili, ma definire inutile nel mondo di oggi è, scusate il gioco di parole, inutile.

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