Un uomo libero

28 Luglio 2021, una giornata apparentemente come tante, impostò la sera prima la sveglia in modo tale che suonasse per la prima volta alle 6.50, per alzarsi, disattivare la sveglia di sicurezza delle 7.00 e mantenere quella ufficiale delle 7.15, in perfetta chiave Rag. Ugo Fantocci.

Come al solito, il rituale mattutino consiste nel vestimento in prototipo lavorativo dello schiavo del sistema, rassettata generale veloce in contemporanea al caffè in ebollizione e pronti per riscaldare i pancakes proteici a base di albume, cannella e farina d'avena neutra cucinati la sera prima (per ottimizzare ulteriormente), una colazione ormai di rito dell'aspirante culturista naturale, abbinati al miele d'acacia e frutta secca mista.

Sguardo fisso robotizzato nel vuoto quasi a ricercare un qualche tipo di conforto nella geometria delle tapparelle ancora abbassate per non affaticare gli occhi da vampiro corpocratico con la luce del sole estivo già alto, senza speranza. Ma ecco che ad un certo punto l'occhio magicamente cade sul calendario.

Mercoledì 28/07/2021: ultimo atto dell'inferno.

Un mezzo sorriso spunta improvvisamente sul viso dell'eroe che si accinge a strisciare sul luogo di lavoro per le sue ultime 7 ore, ma con uno spirito completamente diverso perchè si, ora è ufficiale, è l'ultimo giorno.

TIMELAPSING alle 16.00

Ecco che l'ora scatta e dai posti di blocco divampa la gioia della timbratura del cartellino in uscita, ed ora è libero, a tempo determinato, si solo per 3 settimane...ma meglio che un panino di vetri.

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Foto d'autore



Lo scorso weekend è stato particolarmente produttivo per la nostra ciurma [ARRR] d'amici, sabato l'abbiamo passato a Tramonti di Sopra praticamente a lavorare al nostro campo d'alloggio per la prima tappa delle nostre ferie.

Principalmente taglio erba e posizionamento dell'accampamento per le tende.

Nemmeno a farlo apposta il gruppo è composto prevalentemente da personaggi i cui soprannomi richiamano una ciurma di pirati o, perchè no, visto che siamo in tema, cacciatori di balene:

  • Andrea @ragazzocapitano, grandissimo content creator qui su Hive, denominato Il Captain
  • Matteo @teo93, denominato Il Comandante Shepard
  • Federico @fedesox, denominato The Old Man, l'eremita del faro

E le due ragazze alle quali ancora non ho dato un soprannome degno della ciurma, assieme ad una coppia di amici che verrà a farci visita in moto solo nella prima giornata di permanenza su a Tramonti.

Domani la prima giornata di litigi secondo previsioni pessimistiche delle donne, anche se penso che poi alla fine troveremo il modo di equilibrare caratteri e necessità diverse di nutrizione e ci divertiremo come sempre.

Il terreno è privato e di proprietà nonostante l'accesso libero, l'unica sfortuna è il non poter accendere fuochi per ovvi motivi, nonostante abbiamo tentato di far richiesta, niente fiamme libere, quindi per cucinare porteremo un fornelletto a legna e occasionalmente, dato che passeremo l'intero weekend in escursione, faremo tappa fissa in paese o all'agriturismo a pochi chilometri dall'accampamento.

Rustico ma per lo meno diverso da ciò che faccio personalmente di solito, dove in genere preferisco pagare ma non dover alzare un dito per l'intera durata del mio soggiorno.

Alla fine ho portato il mio decespugliatore a 2 tempi, con classica miscela al 2%, Ethereum d'obbligo per fare da starter ma ad un certo punto ha smesso di assistermi, fortuna che passa spesso un addetto del luogo che necessita di fieno, quindi l'erba te la tagliano volentieri per una fee, ce la siamo asciugata in extremis altrimenti sarei dovuto risalire domani con il trattorino a 4 tempi o addirittura noleggiarne uno in loco e finire il lavoro.

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The Old Man e i "fratelli Buterin" (si...lunga storia questa dei soprannomi, un giorno ve la spiego)



Domenica scorsa invece, per distrarci dalle fatiche immense del sabato, sveglia presto direzione Sauris, sapete...li dove fanno lo speck smoked D.O.C. che è uno spettacolo per il palato.

Oltre allo speck friulano, Sauris detiene il record europeo per la zip-line più lunga (europeo o italico? Potrei aver detto una simil-minchiata in questo frangente), un'esperienza che volevo provare da tempo, di certo i video renderebbero di più ma trasformare i nativi GoPro in gif per caricarli su PeakD non rendono l'idea.

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Foto d'autore, Sauris Superiore

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Zip 1 e 2, vista lago



La discesa è suddivisa in 3 tratti distinti, il primo è quasi di riscaldamento, fanno fare un breve briefing con le linee guida prima del lancio, ti imbragano e sei pronto a buttarti. L'esperienza dura al netto tempo all'incirca 3 minuti (il tempo di percorso sulle 3 Zips combinato).
Il costo è di 300 HIVE a capoccia, che non è proprio basso considerata la durata relativamente breve, ma bisogna dire che la professionalità degli addetti vale ogni token speso.

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Vestizione dei guerrieri Zippati, olio di balena su tela



Il primo tratto è abbastanza blando e breve, una sorta di riscaldamento, il tutto è gestito molto bene dallo staff e dagli organizzatori, in modo tale che se qualcuno dovesse in qualche modo desistere nell'impresa al primo tratto, c'è un sentiero che riporta a valle o comunque alla base di partenza. Raccomando ovviamente essere convinti prima di iscriversi e anche se in genere non è nulla di particolarmente arduo, per molti potrebbe risultare impressionante.

Il secondo tratto tuttavia ci ha preso di sorpresa, il meteo montano è soggetto spesso a variazioni e, anche se ce l'aspettavamo dalle previsioni, è venuto giù l'acquazzone. Mi sono lanciato in maniche corte e devo ammettere che ad un certo punto la temperatura è scesa parecchio, facendomi per un attimo pentire di non aver indossato la felpa.

Il vero problema, parlando con l'addetto che si trovava al secondo tratto non è tanto la pioggia, ma eventuali scariche elettriche dei fulmini, dopotutto l'intero impianto e carrucola è in metallo e non è il massimo porsi come fusibile vivente, quindi per circa una ventina di minuti ci siamo dovuti fermare a metà strada mentre l'altra parte della ciurma era già a valle ad aspettarci.

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Foto d'autore



L'ambientazione è molto suggestiva, ad un certo punto usando la GoPro con un semplice trepiede stile Gorilla, ho rischiato di perderla, perchè il freno a fine corsa consiste di un cavo ed una boa che forniscono un certo impatto che, più l'utente è pesante più è violento, non solo, l'attrito era notevolmente ridotto dalla pioggia ed anche se per sicurezza mi sono lanciato a linea asciutta per ultimo, il contraccolpo è stato difficile da gestire a mani impegnate dalla action-cam.

Per concludere la giornata intensa, ultima tappa prima del ritorno giù nell'inferno della riviera triestina, ci siamo fermati in un bar con vista montana per un PUNCH, famoso liquore caldo (un bel pugnone si).

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Un pò probabilmente il punch mi ha annebbiato le capacità artistiche ma effettivamente ha piovuto tutto il tempo sulla GoPro quindi non ho nemmeno notato le gocce sul fish-eye, ha un certo fascino pure così.

Domani sarà una giornata di preparazione per il weekend a Tramonti di Sopra, spesa, carico mezzi, preparazione borse...vedo se riesco ad incastonare pure il mio ultimo allenamento settimanale in qualche modo, cerco di mantenere un volume d'allenamento costante.

Se in genere salto qualche giornata la faccio slittare alla settimana dopo, ora che sono in ferie è più facile farlo, la scheda rimane una multifrequenza ma ripetere lo stesso giorno NR3 con 3 esercizi fondamentali non sarà impresa facile.

Spero dunque di inserirla domani altrimenti...farewell the dearest.

-Fede

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