Luigi Pirandello

Premessa

Secondo appuntamento con la bellezza letteraria ed il teatro omaggiando il maestro Luigi Pirandello, ho corredato questa mia presentazione a puntate con le foto che ho scattato durante l'agosto del 2018 durante una vacanza in Sicilia, un momento di grandi ricordi, di quelli che smuovono l'anima dalle viscere...la casa di Pirandello mi ha emozionato, ero a casa di GIGIO così lo presento ai miei ragazzi e a cui faccio dono anche delle mie fotografie, vi risparmio quella mia mentre lo abbraccio e lo sbaciucchio...a loro la faccio vedere.. 🤣🤦🏻‍♀️

La Vita

Nasce nel 1867 a Girgenti, il nome antico di Agrigento e viveva in campagna.

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Ancora oggi la casa è lì presente, una piccola villetta di 2 piani all'interno della quale viveva con la famiglia (agiata per l'epoca), luogo divenuto oggi un museo. (vedi foto)
Alle spalle della casa, facendo un piccolo percorso segnato, si arriva alla sua tomba.

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Morirà nel 1936 a Roma mentre lavorava ad una delle sue opere ultime,
"I Giganti della montagna". Verrà cremato e le ceneri verranno incastonate nel monumento a lui dedicato vicino a casa sua. Lui stesso voleva questo, rientrare nella sua terra natale. Nascere da una famiglia agiata gli ha permesso di frequentare il Liceo Classico di Palermo, per poi iscriversi alla facoltà di lettere.
Da qui poi, nel 1887, si trasferirà a Roma dove frequenterà l'università. In seguito si recherà in Germania, all'università di Bonn, dove consegue una laurea che ha la tesi sul dialetto della sua città. Siamo in un periodo in cui i retaggi del Verismo sono forti, autore siciliano come Verga che sottolinea ed assorbe in sè le
caratteristiche della sua terra.
Rientrato in italia, a Roma, si dedica completamente alla letteratura, iniziando a scrivere su alcune riviste (fine dell'800, inizio del '900, le riviste sono il mezzo di comunicazione ideale verso la conoscenza e la cultura). I titoli delle riviste a cui parteciperà sono "La nuova antologia" ed "Il Marzocco". La rivista può essere di qualsiasi tipo, dal mensile (preferita, dove si raccoglievano parti di romanzo - romanzi a puntate-, saggi, editoriali in cui autori autorevoli esprimevano pensieri riguardo ai fatti dell'epoca) al quotidiano. Fino a metà degli anni 80, sono state riviste che hanno segnato un'intera epoca, subendo ora - con l'avvento dei social - un forte cambiamento (quasi decadente). La rivista è deputata a fare un'analisi sociale.
Nel 1894, Pirandello sposa Maria Antonietta Portolano, con la quale avrà 3 figli.

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Dopo 3 anni, a ridosso del 1900, diventerà un professore di stilistica e poi di lettere presso l'Instituto Superiore di Magistero, a Roma, che terrà fino al 1925.
Nonostante lui stesse facendo una buona carriera personale, l'appartenere ad una famiglia molto agiata fu alla fine un problema. Questo perché il padre possedeva un'azienda, che nel 1903 subirà un periodo di crollo, va in rovina, e di conseguenza anche il patrimonio subisce una battuta d'arresto (sia il suo che quello della moglie). Lui stesso si impegnava per farla funzionare, oltre a lavorare come professore e la maggior parte delle entrate venivano dalla famiglia. Questo periodo di transizione ha una ricaduta negativa su Pirandello.

Nel 1915 ci fu l'ingresso dell'Italia nella prima guerra mondiale, evento che accentua ancora di più i motivi di crisi della sua vita privata: un figlio si arruola, viene fatto prigioniero dagli austriaci e viene condotto in un campo di prigiona.
Molti eventi tragici colpirono la sua vita, i quali hanno una ricaduta negativa sulla moglie. Donna già fragile, che inizia ad avere degli squilibri psichici a causa anche di questi fattori. Tanto che, nel 1919, Pirandello la farà ricoverare in una casa di cura, facendole fare un percorso di psicoanalisi (anche Pirandello parallelamente farà un percorso). Questo evento lo segnerà moltissimo, perché per la prima volta deve fronteggiare l'ostacolo della malattia mentale. Oggi grazie alla psicologia viene affrontato tutto in maniera diversa.
Nel frattempo che la moglie venne ricoverata, lui aveva già avuto modo di pubblicare alcune delle sue più grandi opere, come "Il fu Mattia Pascal" nel 1904, altri romanzi, delle novelle, ma la sua fama arrivò come autore drammatico con il teatro.
Dal 1916 al 1920 andranno in scena le sue prime opere teatrali più importanti come "Liolà", "Pensaci Giacomino", "Il berretto a sonagli", "Il gioco delle parti", "Il piacere dell'onestà", "Ma non è una cosa seria", "Tutto per bene", "Come prima, meglio di prima". Nel 1921, poi, rappresenta al teatro Valle di Roma la sua opera "Sei personaggi in cerca di autore". Con questa opera e con le successive, che sono "Enrico IV" e "L'uomo dal fiore in bocca", Pirandello raggiunge l'apice del successo. Riesce in questo ventennio a diventare famosi grazie al suo operato teatrale.
A partire dal 1922, egli organizza una raccolta completa delle sue novelle sotto il titolo "Novelle per un anno", in cui c'è questa novella del fischio.
Avrebbe voluto un progetto più ampio per questa opera, ma rimane incompiuta: la raccolta viene fatta, ma l'idea iniziale era quella di scrivere una novella al giorno per un intero anno.
Nel 1922 pubblica i primi 5 volumi, mentre invece gli altri 8 escono negli anni successivi (tra il 1923 ed il 1928). Gli ultimi due vengono pubblicati nel 1934, ed alcuni addirittura dopo la sua morte ⇢ vengono rivisitate, riproposte e ripubblicare fino al 1957. Le novelle hanno avuto più successo post mortem, in vita la fama arriva prevalentemente dal teatro.

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L'abilità teatrale di Pirandello viene coronata nel 1934 quando riceve il Premio Nobel per la letteratura, a 3 anni dalla sua morte. Altro anno importante è il 1925, nel quale viene pubblicato un altro suo romanzo fondamentale: "Uno, nessuno e centomila".
Alla fine della sua carriera da professore, lascia tutto per dirigere il teatro d'Arte di Roma e fondare quindi una sua compagnia. Si dedica totalmente al teatro fino alla morte.

Testo di @elikast (appunti delle mie lezioni frontali)
Foto di @elikast scattate presso la casa museo di Luigi Pirandello ad Agrigento nell'estate (meravigliosa) 2018.

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Ecency