Non ho mai scritto di mia madre da nessuna parte. Le cose bello bisogna tenerli per te, anche se solo ricordi, ma oggi me la sento di parlare un po'. Dopo dico il perche'.
Sinceramente non saprei farlo nel modo giusto, non lo so se saprei spiegare tutto il mare di emozioni e di ricordi, tutta la voglia di averla accanto, di abbracciarla e raccontare tutta la mia vita.
Mi avrebbe trovato la soluzione di ogni cosa, dei miei sbagli, mancanze, o dilemmi. Avrebbe trovata un cura su tutto mia madre. Io penso che Dio ha mandato le mamme per avere un'esempio di come è il suo amore. Credo che l'amore delle mamme ma anche del nostri nonni si avvicina all' amore di Dio.
Un'amore incondizionato, senza pretese. La felicità di dare tutto, senza pretendere di ricevere nulla in cambio. Ed è splendido direi.
Comunque io non saprei mai descriverlo bene tutto ciò. Certe cose sono fate solo per sentirli dentro, e viverle, per quanto si può, poi quando il tempo finisce lasciarli andare e crescere. Credo che comunque non si riesce mai lasciarli andare del tutto, poiche' c'è sempre un richiamo di tornare ad essere bambini.
Senti la voglia di aprirsi a questo amore ma fa troppo male, e cosi ogni tanto qualche lacrima e si sta meglio. Lei era mia madre, splendida, bellissima, forte, saggia. Una donna che non si è mai arresa a nulla. Una donne che diventava una bestia se qualcuno tocava le sue figlie.
Tutto quello che mi ha dato non ha nulla a che vedere con il fatto di essere perfetti nella vita. Per lo più mi ha trasmesso l'amore per la vita, e la speranza. Tutto cambia, ma l'unica arma che abbiamo contro le nostre sfida è l'amore che portiamo. Direi proprio che è il motore della vita, se non vogliamo rimanere intrappolati dentro i nostri sbagli.
Non saprei parlare cosi bene da poter dire con esattezza cosa era mia madre per me, e cosa è ancora per me il suo ricordo. Direi che la parola giusta per descriverlo è Speranza. Si, lei era la mia speranza. Una persona che mi rimproverava sempre, per carità, voleva che fossi perfetta nel mio lavoro, a scuola. Mi alzava presto in mattinata ed era una rottura di scatole questa cosa. Ma trovavo conforto, e so che potevo raccontarla qualsiasi cosa. E lo facevo. Li raccontavo su ragazzi a scuola, come andavano le cose nel mio lavoro, a qual tempo studiavo e lavoravo. Facevamo progetti insieme. Mia madre mi dava la spinta. Ecco era come un buon allenatore di calcio, o di qualsiasi altro sport. Aveva un ottimo gusto, quando dico ottimo, parlo di classe, micca acqua. La famiglia soprattutto, e al tempo del post comunismo in Albania non era affatto una cosa facile crescere i figli per mandarli a scuola, ma la gente si aiutava a vicenda, molto di più.
Mi ricordo le mie zie, erano molte unite, e lo sono ancora, uno con altra. A dire il vero eravamo più poveri. Mi ricordo gli anni 97'. Avevamo luce dentro casa poche ore, poi stavamo al buio. Eravamo felici quando avevamo luce, immagini un po', cosi potevamo guardare la tv. La maggior parte delle persone non pagava neanche le bollette d'acqua, ma alcuni, come noi lo pagavamo sempre.
I miei dicevano sempre: non voglio avere debiti con lo stato. Anni dopo poi, lo stato chiese di pagare gli arretrati e le bollette a tutti quelli che non avevano pagato fino a d'ora. Che dire, queste sono solo alcuni episodi. La vita con lei, anche se povera, del resto come tutti a quell'epoca, era straordinaria.
Siamo scresciuti io a mia sorella, ma quel periodo della nostra vita è stato particolarmente ricco di ricordi e amore, e oggi nel giorno del suo compleanno gli dico semplicemente: che noi lo ringraziamo per tutto ciò.
I've never written about my mother anywhere. You have to keep beautiful things to yourself, even if you just remember, but today I feel like talking a little.
Honestly, I wouldn't know how to do it right, I don't know if I could explain all the sea of emotions and memories, all the desire to have her next to her, to hug her and tell my whole life.
She would have found me the solution of everything, of my mistakes, shortcomings or dilemmas. She would have found a cure for everything my mother. I think God sent mothers to have an example of what her love for her is like. I believe that the love of mothers but also of our grandparents comes close to the love of God.
An unconditional love, without pretensions. The happiness of giving everything, without expecting to receive anything in return. And it is splendid I would say.
However, I would never be able to describe all this well. Some things are done only to feel them inside, and live them as much as possible, then when time runs out let them go and grow. However, I believe that you can never let them go completely, as there is always a reminder to go back to being children.
You feel the desire to open up to this love but it hurts too much, and so every now and then a few tears and you feel better. She was my mother, gorgeous, beautiful, strong, wise. A woman who has never given up on anything.
Everything she has given me has nothing to do with being perfect in life. Mostly she passed on to me the love of life, and hope. Everything changes, but the only weapon we have against our challenges is the love we carry. I would say that it is the engine of life, if we do not want to be trapped inside our mistakes.
I cannot speak so well that I can say exactly what my mother was to me, and what the memory of her still is for me. I would say that the right word to describe it is Hope. Yes, she was my hope. A person who always scolded me, for heaven's sake, wanted me to be perfect in my job, at school. She got me up early in the morning and it was a pain in the ass. But I found comfort, and I know I could tell it anything. And I did. I told them about boys at school, how things were in my work, at what time I studied and worked. We did projects together. My mother gave me the push. She here she was like a good coach in football, or any other sport. She tasted great, when I say great, I mean class, micca water. The family above all, and at the time of post-communism in Albania it was not an easy thing to raise children to send them to school, but people helped each other, much more.
I remember my aunts, they were very close, and still are, one with the other. We were actually poorer. I remember the 97 years. We had light in the house for a few hours, then we were in the dark. We were happy when we had light, imagine a little, so we could watch TV. Most people didn't even pay their water bills, but some, like us, always paid.
My parents always said: I don't want to have debt with the state. Years later, the state asked to pay the arrears and bills to all those who had not paid until now. What can I say, these are just a few episodes. Her life with her, even if poor, like everyone else at that time, was extraordinary.
We grew up to my sister, but that period of our life was particularly rich in memories and love, and today on her birthday I simply tell her: that we thank her for all this.