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Ciao a tutti!
Oggi mostrerò passo passo come smontare e rimontare una parte fondamentale di una bicicletta da strada - in questo caso modello veloce - conosciuta sotto il nome di attacco manubrio. Questa porzione permette di connettere il manubrio vero e proprio di una bici al tubo collegato alla forcella. Nella foto sottostante potete capire meglio di cosa sto parlando, trovando l'oggetto menzionato all'interno del cerchio rosso.
L'attacco manubrio è formato di solito da una componente orizzontale di varia lunghezza e da due estremità che vengono fissate una al manubrio, l'altra al tubo collegato alla forcella. La lunghezza della componente orizzontale permette di differenziare vari tipi di attacco manubrio, che vengono misurati attraverso la lunghezza totale in millimetri. Per esempio, parliamo di attacchi da 90, da 100, da 110, eccetera.
L'estremità anteriore è formata da una componente fissa e da una specie di coperchio, fissabile attraverso l'uso di alcune viti che hanno una testa più slargata adibita a ricevere una brugola, grazie alla quale sarà possibile fissare il coperchio.
L'estremità posteriore è invece fissa ed ha una larghezza utile a ricevere il tubo della forcella, poco più larga del diametro del tubo stesso. Una volta inserita sul tubo, basterà fissarla serrando la coppia di viti che vedete cerchiate di rosso nella figura sotto.
Una distinzione ulteriore nella tipologia di attacco è l'angolo di cui è dotato: esso è importante per compensare l'angolo del tubo forcella rispetto a un ipotetico asse verticale. Questo permette in definitiva di alzare o abbassare l'altezza del manubrio rispetto al terreno.
Ma entriamo nel dettaglio: come possiamo smontare e rimontare il nostro attacco manubrio?
SMONTANDO
Per rimuovere l'attacco manubrio è necessario utilizzare delle apposite brugole o chiavi, di solito esagonali. A seconda delle ditte produttrici potrebbero variare le tipologie di chiavi esagonali.
Il primo step è quello di allentare sia la coppia di viti dell'estremità posteriore, sia le viti di quella anteriore. Ma questo non basta: serve anche allentare la stretta di un piccolo coperchio che viene fissato sopra la parte posteriore dell'attacco manubrio, così da fissare e rendere più stabili le varie parti allacciate al tubo della forcella. Potete vedere questo coperchio cerchiato nella figura sotto, assieme alle 2 viti da allentare sulla parte posteriore dell'attacco manubrio.
Ho inserito la chiave esagonale apposita e ho iniziato a svitare fino a rimuovere il coperchietto. Nella foto che segue potete vedere l'interno dell'estremità superiore del tubo della forcella, nel mio caso da ripulire un poco.
Ho poi allentato le viti dell'estremità posteriore e sono passato a quelle dell'estremità posteriore, anche in questo caso con l'apposito coperchio.
Una volta svitate tutte le 4 viti anteriori, ho rimosso il coperchio – che vedete subito sotto appoggiato sul ripiano – e ho rimosso il manubrio.
Subito dopo, ho afferrato l'estremità posteriore e ho sfilato l'attacco manubrio.
FARE ATTENZIONE:
sia sotto che sopra l'attacco manubrio potrebbero essere presenti degli spessori. Per mantenere le misure della bici invariate, gli spessori devono essere riposizionati nella stessa posizione. Nel mio caso, avevo spessori soltanto al di sotto dell'attacco manubrio.
DOPPIA ATTENZIONE:
al di sotto dell'attacco manubrio ci sono dei cuscinetti e dei blocchi (materiali di solito metallici o di plastiche rigide) che permettono di evitare l'usura o gli spostamenti del tubo della forcella (e della forcella stessa). È fondamentale che non vengano spostati per nessuna ragione se non da mani più esperte. Nel caso, potrebbero non svolgere più la propria funzione, comportando seri problemi di sicurezza oltre che di funzionamento.
RIASSEMBLANDO
Abbiamo lasciato scoperto il nostro tubo forcella. Adesso possiamo rimontare il nuovo attacco manubrio. Nel mio caso, ho rimontato un attacco di 1 cm più corto, passando da un 120 a un 110. Per cominciare, allentiamo le viti del coperchio anteriore dell'attacco, fino a che saremo in grado di rimuoverlo.
A questo punto allentiamo anche le viti posteriori e inseriamo l'attacco sul tubo forcella, come mostrato in figura. Andiamo a coprire il tubo con il coperchietto che abbiamo visto nel precedente paragrafo, così da coprire il tubo della forcella. Nel mio caso, potete vedere delle dita rosso marroncine perché ho deciso di applicare un po' di lubrificante prima di serrare il tutto.
Non dobbiamo avere fretta nel serrare la vite: il coperchio è fissato ma deve lasciare libero l'attacco manubrio a eventuali movimenti, poiché in questa fase non è ancora centrato come si deve.
Dobbiamo infatti assicurarci che l'attacco manubrio sia perfettamente in linea con la linea retta passante sulla perfetta metà sia della ruota posteriore, sia della ruota anteriore. In figura, la vedete tratteggiata in colore rosso.
Stringete bene le viti: partite da quella del coperchietto superiore per poi passare a quelle dell'estremità posteriore dell'attacco. Ogni vite o coppia di viti ha una propria forza ideale per il serraggio. Assicuratevi sempre di seguire le istruzioni riportate dalla casa produttrice dell'oggetto.
A questo punto inseriamo il manubrio all'interno dell'incavo formato dall'estremità anteriore. Anche in questo caso, consigliato di lubrificare leggermente. Iniziamo poi ad inserire le viti e a riallacciare il coperchio anteriore, di modo che il manubrio non sia più in grado di uscire dal proprio alloggio.
Si inizia dalle viti superiori per passare poi a quelle inferiori. ATTENZIONE: se il coperchietto non fosse perfettamente simmetrico, dovete assicurarvi che il verso sia quello giusto, così da non fissarlo sottosopra.
Fatta, il manubrio è in sede. Purtroppo non è finita qua: il manubrio deve anche essere perfettamente (o quasi) centrato sul piano frontale. Il centro del manubrio deve cioè cadere al centro dell'attacco manubrio, salvo casi particolari (attacchi manubrio dal design particolare o asimmetrie posturali del ciclista che andrà a pedalare).
Solo questo? No, dopo aver infilato il manubrio nella giusta posizione, serriamo un poco in più le viti e il coperchio anteriore, di modo che il manubrio non si muova da solo. Dobbiamo però lasciare un minimo spazio di movimento per l'ultima regolazione della giornata: la regolazione sul piano orizzontale, quello visibile se osserviamo lateralmente la nostra bici. In figura trovate ciò che intendo, e potete notare una linea tratteggiata che corrisponde a una linea parallela al terreno.
Qui ci sono diversità a seconda delle vostre esigenze. Nel caso non abbiate specifiche da cui partire, potete fare alcuni tentativi. Nel caso in figura ho mantenuto la linea parallela al terreno parallela alla prima porzione laterale del manubrio. Se tuttavia andiamo più avanti con lo sguardo, notiamo che la copertura di gomma che precede il freno si solleva verso l'alto: è questo il motivo per cui molti preferiscono abbassare ulteriormente il manubrio e fare in modo che la linea parallela al terreno sia parallela al margine superiore della prima porzione del margine di gomma. In questo ultimo caso, avremo una posizione in sella più bassa, certamente più aerodinamica. Tuttavia, non sempre questa sarà la posizione migliore, specialmente con un'altezza della sella molto pronunciata.
Terminiamo di serrare le viti secondo le forze definite nelle istruzioni e proviamo la nostra bici.