I BAMBINI DI CHERNOBYL

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DAL BLOG "CUBA:UN'ISOLA NEL SOLE"
Tempo fa avevo fatto un pezzo sui bambini di Tarara', ricorderete che erano i piccoli scampati alla tragedia di Chernobyl che Fidel accolse nel proprio paese per curarli in un momento cosi difficile. Il 26 aprile e' stato il 35 esimo anniversario della tragedia, credo che la cosa, visto che ha anche interessato Cuba, meriti un nuovo racconto. Ricordo quei giorni del 1986, avevo 24 anni, studiavo all'Isef e lavoravo in palestra per pagarmi gli studi. In Italia avevamo gia' avuto la diossina di Seveso, 10 anni prima, che aveva avvelenato l'aria nel nord del paese. Stiamo parlando degli ultimi atti dell'Unione Sovietica che sarebbe collassata pochi anni dopo sotto la sciagurata guida di Gorbaciov. L'Urss aveva perso la guerra economica con l'occidente, la Russia non era piu' in grado di mantenere le 14 quasi inutili repubbliche sovietiche, tutto l'est Europa, Cuba e meta' Africa. Ho visto la bella finction che racconta i fatti con una certa fedelta'. Fu un misto di incapacita', omissioni, scala gerarchica sciagurata, silenzi, paure e tutto cio' che volete voi. Tutto il meccanismo di protezione parti' con colpevole ritardo, tantissima gente mori' a causa di quei ritardi e del fatto che la popolazione fu avvisata del problema per ultima. Ricordo bene che in quel periodo tutti i segnalatori di radiottivita' nel nostro paese schizzarono verso l'alto, per quasi tutta estate consumammo poca frutta e verdura per la paura di assumere cibi contaminati. L'Europa stessa visse per lunghi periodi vittima dell'incubo radioattivo, in realta' ancora oggi non si sa bene quanto quella merda restera' nell'aria del pianeta. Quello che colpi' fu il dilettantismo sovietico nel gestire il problema. Era la prima grande catastrofe nucleare di cui si aveva conoscenza nel pianeta e fu gestita malissimo. Se vogliamo fu anche il primo segnale della fine di un epoca, quella sovietica. Superando le differenze ideologiche tutto il mondo si mosse per aiutare il paese colpito da una tale sciagura che, e' bene ricordarlo, riguardo' un area di 140.000 metri cuadrati abitata da 7 milioni di persone. Nel febbraio del 1990 il Comitato Centrale dell'Ucraina presento' una richiesta internazionale di aiuto per i minori vittime di Chernobyl. Dopo 2 giorni Cuba diede la sua disponibilita' inviando 3 esperti che ispezionarono i villaggi contaminati dalle radiazioni. Gia il 29 marzo 1990 i primi 2 velivoli con 139 bambini malati di leucemia atterrarono all'aeroporto dell'Avana. Fidel annuncio che Cuba avrebbe ricevuto 10000 pazienti dall'Unione Sovietica. Il governo cubano scelte per assistere i bambini un area di 11 km quadrati con 850 metri di spiaggia. Nacque il programma “I bambini di Chernobyl”. Il tutto fu a titolo gratuito, l'Urss copri' soltanto le spese dei viaggi. Questo non cambio' neanche dopo il crollo dell'Urss quando Cuba sprofondo' nel periodo especial. Giusto per avere un termine di paragone, nel 1997, le cure di un bambino con una malattia onco-ematologica costavano come un volo di 160 persone ma Cuba non si tiro' mai indietro. Il programma e' stato completato nel 2016, Cuba ha speso 360 milioni di dollari in questo programma, unico paese al mondo che ha fornito assitenza gratuita e massiccia alle vittime di quella catastrofe. L'isola non ha offerto il superfluo, ha compartito il poco che aveva. Concludo con alcune testimonianze tratte dal web. - Olga e' ucraina, si trova a Cuba non per una vacanza, ma per sottoporsi a cure intensive, va a scuola assieme con altri 180 bambini ucraini “Mi manca qualche atmosfera della mia citta' natale ma io non ho voglia di lasciare Cuba”. Olga e' una dei 18 mila bambini ucraini curati a Tarara', vicino all'Avana. Una processione di bambini con la testa calva, lesioni cutanee, altre malformazioni, Olga a distanza di anni dalla tragedia ha il volto di colore marmo rosa e marrone, le gambe e le braccia hanno le conseguenze delle radiazioni, soffre di vitiligine, una malattia della pelle causata dalle conseguenze della tragedia. Secondo i medici cubani i ragazzi ucraini sono colpiti da disturbi non solo medici ma anche psicologici, hanno bisogno di cure speciali. Iperplasia della tiroide, vitiligine e alopecia sono le malattie piu' comuni di questi ragazzi. Marina di Kiev, 13 anni, e' mezza calva “Mi piace venire qui', mi sento molto meglio da quando ho iniziato a venire a Cuba”-. Questa e' Cuba, come abbiamo potuto constatare noi italiani quando abbandonati dall'Europa abbiamo visto arrivare 2 Brigate mediche cubane per aiutarci durante i giorni piu' cupi della pandemia.

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